domenica 24 settembre 2017

Manager si nasce o si diventa?

Manager si nasce o si diventa? Molto spesso ci si pone di fronte a questo interrogativo sperando di trovare una risposta soddisfacente. A mio giudizio, si deve partire da un altro punto di vista: quali sono le qualità che deve possedere un manager moderno?

Ci sono indubbiamente caratteristiche innate, ma ce ne sono altre che si apprendono con gli anni, con l’esperienza e la frequentazione con professionisti di alto livello. Non è mia la frase “alle volte bisogna seguire per poter guidare” e credo che sia quanto mai appropriata per esprimere questo concetto. Ci sono cinque caratteristiche che un manager dovrebbe avere nel proprio repertorio e ciascuna di esse è assolutamente indispensabile.

Il senso della disciplina è la prima in assoluto. Essere alla guida di un gruppo di lavoro è una responsabilità, ma riuscire ad autodisciplinare sé stessi è una grande qualità. Gestire il proprio tempo ed ottimizzarlo al fine di ottenere i risultati prefissati.

Essere in grado di prendere decisioni è determinante in certi momenti. I manager sono molto spesso soli a decidere di intraprendere o meno una certa strada, per questo devono essere portati all’azione e nel loro agire non devono esserci mai incertezze.

La capacità di comunicare è un’altra dote che un manager deve possedere. Poche parole devono esprimere un concetto chiaro e diretto, senza possibili interpretazioni. Questa è certamente una delle qualità più ricercate al giorno d’oggi.

Rubare con gli occhi. I nostri nonni ci hanno insegnato che per quanto noi possiamo essere furbi, ci sarà sempre qualcuno più furbo di noi. Anziché arrabbiarci di questo, dovremmo invece apprendere da chi ha da insegnare. I grandi manager sono quelli che spesso sono stati a loro volta al fianco di professionisti straordinari, dai quali hanno appreso tutto ciò che sanno.

Inutile negarlo, in un’epoca in cui l’occhio vuole decisamente la sua parte, l’abito fa il monaco eccome. Non si può transigere, infatti, dal crearsi un’immagine elegante, rassicurante, piacevole. I manager sciatti non sono considerati e non lo diciamo perché siamo classisti, ma perché è un dato di fatto. Giacca, cravatta, una bella camicia, un paio di scarpe lucide, sono tutto ciò che serve per un’impatto in grande stile. 


                 

lunedì 11 settembre 2017

Meglio felicemente stressati

Quando siamo in uno stato d'animo positivo affrontiamo meglio le fonti di stress e le difficoltà. Perché cambia la chimica del corpo: endorfine, ossitocina, serotonina e ossigeno che influenzano una percezione della realtà più ampia e attenta. Quando siamo in uno stato d'animo positivo, che non significa euforico o su di giri, ma stato d'animo calmo, sereno e lucido, comunichiamo meglio con le persone, siamo più propensi all'ascolto e soprattutto all'empatia. 
L'umore è il risultato di tre componenti: dove poni l'attenzione (focus), in che modo descrivi la realtà (significato) e in quali condizioni fisiche (fisiologia), quindi lavorando sul focus delle proprie condizioni fisiche di riesce a cambiare il modo di percepire la realtà è quindi il significato che si attribuisce agli eventi. 
Anche lo stress va affrontato nel modo giusto, perché finché lo vedi come un nemico, un ostacolo, le condizioni interne verso lo stress peggiorano, invece quando lo interpreti in positivo vivi meglio e di più, grazie ad un aumento dell'ossitocina nel sangue che genera vasodilatazione dei vasi sanguigni, calma e rigenera le cellule cardiache. 
Quando si è di buon umore si aiuta il sistema immunitario, migliora l'attenzione, la concentrazione e la memoria grazie a serotonina e dopamina. 
In conclusione, siccome lo stress non manca mai, almeno cerchiamo di renderlo positivo per vivere felicemente stressati!!!