martedì 23 aprile 2013

Il mandorlo in fiore!

È da poco trascorso quel momento particolare che è caratterizzato dalla fioritura del mandorlo: ho sempre avuto un debole per questo fenomeno della natura, uno dei più comuni tra i tanti simboli della Primavera. Pianta fausta per eccellenza, la ritroviamo anche nelle Sacre Scritture: dagli Ebrei viene infatti considerata promessa di vita. In uno dei periodi più felici dell'anno in cui il tepore delle giornate ci avvolge, la luce risplende forte sui colori vivi dei prati fioriti, e su tutti il bianco del mandorlo: ogni progetto diviene realizzabile e i sogni non sembrano poi così lontani.
È il tempo dell'equinozio, in cui il Sole lascia i Pesci per entrare nell'Ariete, è la Primavera, stagione di giorni luminosi, d'incanto e di attese. Il mandorlo dunque assurge a simbolo positivo, ed ancora di più lo è il suo frutto che allude all'interiorità nascosta dall'esteriorità: rompere il guscio della mandorla significa allegoricamente giungere al termine del cammino che conduce a scoprire il tesoro invisibile che è in noi. Alla prossima fioritura!

domenica 7 aprile 2013

"Kairós parole e speranze" Poesie di Pietro Sgrò

Questa mattina nella sala "G. Levato" del Consiglio Regionale a Reggio Calabria è stato presentato il libro di poesie dell'amico Pietro Sgrò.
Tra le note di uno strumento a fiato ed i suoi versi recitati, si è tracciato il profilo del poeta e i temi della sua opera intitolata "Kairós", divinità dell'attimo fuggente, impregnata di quella cultura grecanica che caratterizza le sue origini.
Qualche anno addietro egli mi fece dono della poesia "Il sacro viandante", dedicata al defunto Pontefice Giovanni Paolo II, che qui di seguito desidero condividere con tutti voi, certo del gradimento anche dello stesso autore.


IL SACRO VIANDANTE

Portandoti in grembo tua madre sognava
il piccolo fiore del proprio amore;
nascesti, già bello e biondino,
con dentro insito il dono divino.

Per la tua terra, che amasti col cuore,
tra guerra, persecuzione e dolore,
scegliesti subito il perdono e la via del del Signore.

Dal freddo Nord al Cupolone
intraprendesti la tua missione,
baciando il suolo delle nazioni,
visitando popolazioni;
e, tra ricchezza povertà,
ridasti a tutti pace, amore e libertà.

Orde di giovani seguiron il tuo cammino,
sentendosi dentro quel dono divino;
e, anche colui che sparò senza pietà
pose il suo capo dinnanzi alla tua santità.

La tua fede, vestita di bianco,
non si fermò al Muro del Pianto;
e, nonostante la malattia,
pregasti sempre per la salvezza mia.

Adesso, che brezza di Roma ti accompagna in sacrato,
sventolando bandiere e sermoni di Stato,
riposa sereno in larice bianco,
come la tua vita vissuta d'incanto.

Il popolo piange al tuo sorriso,
mentre tu sei già in Paradiso;
lasciando in terra uno spirito di pace
ritorna tra le braccia della divina Madre.

(Pietro Sgrò)

martedì 2 aprile 2013

Il vento sta cambiando.

A quasi un mese dalla sua salita al soglio pontificio, Papa Francesco è già entrato nei cuori dei fedeli. Si è presentato nella maniera più semplice, così come ha sempre fatto nel corso di tutta la sua missione clericale. Ha scelto un nome significativo, ha predicato da subito pace ed umiltà. Si è volutamente distaccato dai fasti e dagli ori usuali, si è rivolto ai poveri ed ha ammonito i potenti. Sembra che lui stesso abbia risposto ai cardinali che gli porgevano insegne dorate: " No grazie, è finito il carnevale".
Si racconta che al conclave del 2005 era lui il "papabile", ma di fronte alla figura dell'allora decano fece egli stesso un passo indietro. Alla luce di quanto successo, sarebbe stato meglio che il passo indietro lo avesse fatto Benedetto, così come si è verificato a distanza di 8 anni. Forse la Chiesa ha perso questi 8 anni dopo il magnifico periodo di Wojtyla. Ma alla fine tutto è andato al proprio posto, Francesco diventa il vero successore di Giovanni Paolo II e toccherà a lui la proclamazione a Santo del Beato Karol Wojtyla.
La speranza è che questo vento nuovo spazzi via tutte le scorie politiche, sociali e religiose che hanno annebbiato l'umanità in questi ultimi periodi e che la Chiesa sotto la guida di Francesco possa essere riferimento e mettersi al servizio del prossimo, allontanandosi da quelle logiche di potere che Cristo combattè fino alla morte.