domenica 27 ottobre 2013

Ma in che mondo viviamo?

In un mondo in cui la corruzione è la regola, l'interesse personale l'unica motivazione, l'ipocrisia il solo principio. Un paese allo stremo, una nave che sta affondando, mentre i topi si rifugiano nei pochi e angusti spazi ancora asciutti. Anche le zone ed i paesi che un tempo erano caratterizzati da un substrato di valori, di principi, non si sottraggono a questa realtà e diventano teatri delle vicende più torbide che ci circondano. La cronaca ha dimostrato che non esistono più territori esenti dalla criminalità, dalla corruzione, dal malaffare: dalla politica, la peggiore delle nostre piaghe! Il male è subdolo, il marcio si annida ovunque, e più si sale nella scala sociale, più ci si trova dinanzi a giacche e cravatte, più è inevitabile confrontarsi con esso.
In questa epoca assurda, di crisi sia economiche che di valori, i sogni diventano proibiti: simbolo di questa società che lascia soli i propri figli, senza riferimenti, al punto che tutto, anche la vita e la morte, rischia di perdere senso.

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