lunedì 17 aprile 2017

Ho scoperto una nuova passione

Tanti anni fa, per l'esattezza fine anni novanta, mi sono fatto trascinare da una passione che sognavo da giovanissimo ma che non ero mai riuscito a coltivare: le moto, e precisamente le moto da enduro.
Quello che avevo mantenuto sopito per tanto tempo, riuscii a soddisfarlo in pochi anni: cavalcai le migliori moto da fuoristrada, scoprii la natura del nostro bellissimo territorio con uscite spericolate tra panorami mozzafiato, strinsi amicizie ancora oggi saldissime e mi cimentai anche agonisticamente in qualche gara. Come tutte le mie passioni controllai anche questa con la mia spiccata razionalità, e considerate le esasperazioni e la piega che stava prendendo, pago dell'esperienza maturata, abbandonai quel mondo e passai a più tranquille moto naked di cui ancora oggi ne possiedo un modello. Rimasi sempre affascinato da quell'aspetto avventuroso che caratterizzava le uscite in fuoristrada e spesso pensai di fare ritorno, di rimettermi in sella ad una KTM piuttosto che ad una Yamaha, mi mancavano i sentieri, i ruscelli, i sottoboschi e le vette. 
Negli ultimi anni molti amici si stavano dedicando alla disciplina della Mountain Bike e mi solleticava l'idea di cimentarmi: da un lato volevo rimettermi in gioco, dall'altro temevo le difficoltà fisiche non avendo un allenamento adeguato. E infatti, quando presi la decisione di acquistare la mia prima MTB mi scontrai con la fatica e la conoscenza limitata di questo sport. La tenacia e la forte passione che metto sempre nelle mie cose mi hanno portato a riuscire a stare presto al passo col gruppo e mi hanno fatto scoprire un mondo nuovo che ultimamente mi mancava e stavo sinceramente cercando.
Uscire in bici è diventata un’evasione, togliersi gli abiti di tutti i giorni e quindi anche le preoccupazioni, i doveri e le magagne. A volte, però, diciamolo, fuggire, evadere non è eludere le difficoltà, ma è cercare il modo migliore per risolverle. La fatica e il senso di conquista che mi sta regalando la bici sbrogliano la matassa dei pensieri e tornati a casa siamo più felici e anche un po’ più sereni. Quel piccolo o grande viaggio che si fa in bici non sono tanto i km che passano sotto le ruote, quanto l’allontanarsi con la testa da casa. O dalla propria zona di comfort, di routine, di abitudine, insomma, in quella zona dove tutto è noto e più o meno certo. “Perditi e poi ritorna” è un concetto chiave per chi va in bici.
Ogni uscita è una piccola avventura che ha le dimensioni del tuo coraggio e della tua ambizione.
Ne bruci di calorie quando pedali…Ne fai di fatica, in salita e in discesa, chilometri, salti, saltelli, derapate, cadute e via dicendo. Fisicamente migliori e la salute ringrazia. E alla fine termini l'uscita in gruppo con gli amici a scherzare e a ripercorrerla davanti a un panino o a una birra, magari fai tanti sacrifici aspettando questo momento... e ti rendi conto che anche ciò è il bello di queste esperienze.
Ho dunque scoperto una nuova passione... e mi sento bene!!!
      
                       

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