domenica 15 giugno 2025

L’arte della scrittura

 Scrivere è una professione. Non tutti la sanno fare, anche se tutti noi siamo andati a scuola e abbiamo imparato a leggere e scrivere. Ma è come dire che prendere la patente significa poi saper guidare bene. Non è evidentemente così. 

Poi saper scrivere bene non è solo un fatto grammaticale. Vuol dire riuscire a comunicare, a informare, qualche volta anche a insegnare. Abilità non comuni e soprattutto non facili da imparare. 

E poi, è quasi un dovere morale, un rispetto nei confronti di chi perde tempo a leggere, ad ascoltare, dedicando a questo una parte , anche minimale, della sua esistenza.

Per scrivere bene si deve avere conoscenza, di base, fantasia, certamente, tecnica, di sicuro, ma anche la voglia di raccontare qualcosa e non semplicemente di dimostrare in modo quasi infantile quanto siamo più bravi e competenti di chi ci legge. Ma, anzi, porsi il problema di farsi capire da chiunque abbia la pazienza di leggere o di ascoltare, sperando di ottenere informazioni e conoscenze. Divulgando nel modo più efficace.

domenica 9 marzo 2025

Dalla “democrazia” alla “elettocrazia”

 In tutto il mondo “democratico” le attività governative non sono più indirizzate a soddisfare le esigenze della collettività quanto piuttosto a incrementare il consenso elettorale, privilegiando dunque le scelte più convenienti anziché quelle più utili.

Non si insegue più il bene comune ma si cerca di accontentare l’interesse particolare di questa o quella categoria: e ogni leader viene misurato non in base alle competenze e capacità ma sulla base dei risultati elettorali conseguiti.

La tanto promulgata e dichiarata democrazia è stata trasformata in mera e incompetente elettocrazia.

sabato 15 febbraio 2025

30 anni di sorrisi

 Il 2025 inizia con i festeggiamenti per i miei 30 anni di professione: era il 30 Gennaio 1995, data di iscrizione all’Albo Odontoiatri, che ufficialmente iniziava il mio percorso professionale, un viaggio tra formazione, sacrifici e soddisfazioni che mi ha condotto fino ad oggi al raggiungimento di questi risultati e alla realizzazione di quelli che allora erano sogni e obiettivi lontani.

I ringraziamenti vanno a tutti coloro che mi hanno accompagnato in tutti questi anni: innanzitutto ai pazienti che hanno riposto in me la loro fiducia, ai miei familiari che hanno creduto in me dagli inizi fino ad oggi, al mio meraviglioso staff che si è evoluto e cresciuto nel tempo e che mi supporta ogni giorno nel migliore dei modi.

Inizia, dunque, un anno caratterizzato da questo traguardo ma che ci vedrà impegnati in nuove progettualità, tra cui una campagna “ 30 anni di Sorriso Digitale” ricca di attenzioni verso i nostri affezionati pazienti.




domenica 26 gennaio 2025

Caro Indro…

 Il circo mediatico è mediatico per definizione. Ma diventa particolarmente circo quando combatte le proprie battaglie all’insegna del politicamente corretto: un concetto ambiguo, che viene usato in maniera fluida e naturalmente soggettiva.

Innanzitutto si dovrebbe invece parlare di scientificamente corretto, che significa rispettare l’oggettività dei fatti. Cosa sia scientificamente corretto lo stabilisce la scienza e la legge dovrebbe proibire agli ignoranti di dire la loro su ciò che ignorano, lasciando umilmente la parola agli specialisti che eviterebbero tanti inutili discorsi dei nullologi e dei tuttologi…

martedì 31 agosto 2021

Senza la “pietra di volta” tutta la comunità cade

 Come può un sistema perfetto ammalarsi? Basta non rispettare i suoi principi e perseguirne altri, detto in altri termini: non riconoscere e scartare la “pietra di volta”, esaltando quegli stessi vizi che il sistema si prefigge di purificare: il potere, l’ego, la materialità e l’ignoranza che li genera. L’esaltazione della furbizia, l’inganno, il tradimento, l’infamia, il rancore, la vendetta e soprattutto gli interessi personali, prendendo il posto dei valori spirituali, hanno il potenziale di formare schiavi invece che uomini liberi e di buoni costumi. 

Per “marcare bene” occorre la massima coerenza verso ciò che si professa.

Metaforicamente, di fronte alla cancrena bisogna usare il bisturi per dividere la parte infetta da quella pura, non esiste alternativa se non si vuole giungere alla cancrena totale del sistema.

Quando una comunità diventa palesemente incoerente con i valori che la costituiscono, il principio della rigida obbedienza va sostituito con quello della libertà di cuore.

La giusta via la troviamo nella nostra interiorità, nei dettami della coscienza, nella pura verità, per questo servono “autocritica e rinnovamento della coscienza”.

“Chi ha orecchi ascolti”.

martedì 17 agosto 2021

L’arte di correre in discesa

 “Sono in questa vita da cinquant’anni, ne scruto l’enigma da quarantadue, e da trentacinque tengo un diario pieno di idee su come risolverlo. Appunti su successi e fallimenti, gioie e dolori, cose che mi hanno stupito o che mi hanno fatto ridere di cuore. Appunti su come essere sereno. Come stressarmi di meno. Come godermela. Come fare meno male a me stesso. Come diventare un brav’uomo. Come dare un significato alla mia vita. Come essere più io.” 



Green lights… Questo libro di Matthew McConaughey oltre a rappresentarmi col titolo, l’arte di correre in discesa, mi ha fatto rivivere i miei quasi (tra una settimana) cinquant’anni di questa vita…

domenica 14 marzo 2021

Convenienza e dignità

 Il termine "convenienza" può essere usato secondo diverse accezioni, ma quella che più si addice ad un uomo libero e di buoni costumi non sarà mai quella che fa riferimento all'egoismo, al tornaconto materiale, sociale o economico, cioè quella invece di chi sceglie di appartenere al mondo degli animali furbi e "gobbi".

L'uomo elevato sarà sempre portato ad una forma di discernimento del proprio agire che si basa sia sulla logica sia sulla morale, in una visione universale di giustizia intrisa di divino.

" Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine" (De Hominis Dignitate).

Con il termine "dignità" ci si riferisce al valore intrinseco dell'esistenza umana che ogni uomo, in quanto persona, è consapevole di rappresentare nei propri principi morali, nella necessità di mantenerli liberamente per se stesso e per gli altri e di tutelarli nei confronti di chi non li rispetta.

Come tutti i beni immateriali, la dignità non è un bene trasferibile, ma è un valore intrasferibile, incondizionato, personale e privato di ogni persona.

La dignità, valore fondamentale di ogni uomo libero, si perde quando ci si lascia umiliare e boicottare in modo sistematico.

L'uomo dignitoso è dunque un uomo libero, colui che vuole essere se stesso, in linea con il proprio sentire morale ed ha la forza di resistere a qualunque ricatto morale o affettivo. 

L'uomo libero non potrà mai accettare i compromessi legati alla convenienza dei "gobbi".


(un ringraziamento all'amico fraterno Giampiero che ha condiviso questi concetti, tratti dalla raccolta "Il gobbo truffaldino")